Il progressivo declino della produzione degli estrogeni ha un effetto sull’apparato genitale e urinario della donna. E’ importante tenerne conto per rispettare l’equilibrio delle mucose, evitare irritazioni e fastidi attraverso una corretta igiene intima. Il primo parametro da considerare è il pH che, dai valori leggermente acidi (3,5 e 4,5) tipici dell’età fertile, sale un po’ più verso la neutralità (pH 5-6).
Rispettare questi valori è essenziale per tutelare la microflora endogena e prevenire l’insorgenza di infezioni e colonizzazioni da parte di microrganismi fastidiosi come la Candida albicans. Il normale sapone, solido o liquido, è mediamente troppo alcalino ed eccessivamente destabilizzante per le mucose genitali; è meglio adottare un detergente intimo con pH intorno a 6.
Sempre come conseguenza della riduzione degli estrogeni si verifica l’assottigliamento delle mucose genitali con minore elasticità e lubrificazione; è possibile orientarsi verso detergenti emollienti, idratanti e lenitivi contenenti le proteine colloidali dell’avena, del riso o di altri cereali; olio d’oliva, di mandorle dolci o jojoba; acidi grassi del cocco; idrolisati di collagene o glicerina.
In aggiunta ai detergenti, si possono poi applicare specifici prodotti nutrienti in crema o gel, arricchiti di proteine o acidi grassi essenziali ed estratti naturali, oppure preparati specificamente studiati che contengono fitoestrogeni (derivati dagli isoflavoni della soia).
Consigli utili
Curare l’igiene intima ogni ma senza eccedere con i lavaggi (due al giorno sono ok)
Lavarsi con movimenti diretti dalla zona anteriore verso l’ano per evitare contaminazioni batteriche dell’area genito-urinaria
Risciacquarsi ed asciugarsi accuratamente per eliminare il detergente
Evitare indumenti attillati a livello dell’inguine.